Recensione di MASTERPIECE: Il thrash metal è ritornato!!! Quello suonato con le palle, con passione, con sentimento e grinta.
Uno degli alfieri di questo ritorno di fiamma è sicuramente Joel Grind, figura di culto all'interno dell'underground metal/punk statunitense.
Con i suoi TOXIC HOLOCAUST, dopo una miriade di split, demo e 2 albums, ha destato la curiosità della sempre attenta Relapse, che non ha esitato a catturare la violenza sonora di questa incredibile band dando alle stampe "An Overdose of Death".
L'album, interamente prodotto da Jack Endino (Nirvana, High On Fire, Soundgarden), è un tuffo nel passato che fa sempre un immenso piacere. Thrash, Speed ed una buona dose di Punk bastardo rendono questo disco una vera chicca per gli amanti del genere, ma anche per tutti i neofiti che vogliono avvicinarsi a queste sonorità.
Liriche dissacranti, che però non disdegnano una certa analisi critica verso il sociale. Anche la copertina assume un ruolo fondamentale nell'economia globale del disco. Un artwork che colpisce e rimanda ai bellissimi e storici artworks di bands degli anni '80.
E' superfluo descrivere "An Overdose of Death" brano per brano, perchè all'interno ci sono tutte le coordinate, le sfumature e la sostanza del thrash metal d'annata.
I Toxic Holocaust si candidano ad essere i leader indiscussi di questa nuova ondata, una seconda giovinezza che lo "speed thrash" sta vivendo alla grande!!! Consigliati ai fans di Discharge, Venom, Municipal Waste, Exploited, Slayer!!! |