Recensione di AUDIOGLOBE: Sorprendente secondo album per le Octavia Sperati (ex-Octavia), band norvegese formata da ragazze, dedita ad un bellissimo DOOM GOTHIC METAL melodico ed avvincente. Le Octavia Sperati si sono fatte notare con il loro debut album su Candlelight "Winter Ensclosure" del 2005 e si guadagnarono il posto di "Best Newcomer" per l' autorevole rivista inglese di METAL estremo Terrorizer. Il sestetto di Bergen ha poi suonato di supporto a Paradise Lost, Cathedral e Cradle Of Filth, ma ha dovuto rompere la caratteristica "all girls" della formazione con l'introduzione del batterista Ivar. E' adesso la volta del secondo lavoro, intitolato "Grace Submerged". Sotto la produzione di Herbrand Larsen e Arve Isdal (Enslaved, Audrey Horne, I), le Octavia Sperati hanno realizzato un album molto più vario e maturo del loro debutto, mettendo molta più enfasi sulla melodia ed allargando il proprio raggio di azione stilistico per soddisfare un pubblico più vasto. Il sound della band rimane pesante ed oscuro, con poderosi riff di chitarra, ma le melodie, le tastiere e soprattutto la performance canora della cantante Silje, rendono i brani molto più ariosi e coinvolgenti, proponendosi come una via di mezzo tra i The Gathering di "Nighttime Birds", Lacuna Coil, Paradise Lost, i migliori The Third & The Mortal e My Dying Bride. Se l' opener "Guilty Am I" vi catturerà con le sue melodie di facile presa, il secondo brano "Moonlit" riporta l' album su versanti più robusti con una tonnellata di riff mortiferi, e questo susseguirsi di dinamiche si ripete per tutto il cd, rendendolo veramente eccitante. Interessante la cover di "Don't Believe A Word" degli immortali Thin Lizzy, con arrangiamento per piano e voce. Già previsti concerti con Fields Of The Nephilim, Amon Amarth, Finntroll e To-Mera. |